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ARIANO ASSICURAZIONI – Cattolica
Descrizione del prodotto/servizio
Intermediazione, brokeraggio, consulenza di prodotti e servizi assicurativi per famiglie ed aziende.Costituzione di una galleria d’arte / Museo, denominato “Van Gogh Friends Museum”, unico al mondo.
Descrizione delle politiche di sostenibilità
La Mission è quella di muovere l’interesse in particolare dei giovani verso la cultura e l’arte.Intendo valorizzare ed esporre le mie nuove scoperte sulla vita di Vincent Willem van Gogh anche attraverso la creazione di una nuova tipologia di opere d’arte, denominata “RITROGRAFIA” (parola derivante dall’unione di “RITRatto – bioGRAFIA”).
27 aprile 1972, Cesena, Italia, data e luogo di nascita di FRANCO ARIANO. Cattolica è la sua città.
15 ottobre 2016 è la notte in cui, dopo un’operazione chirurgica per polmonite trascurata, rinasce come
“Maestro Illuminato”, nome di lì a poco trasformato in “Maestro Illu Minato” da Philippe Daverio, il quale, a Firenze, crea di getto un’opera d’arte firmata per Ariano alla pagina n.80 del proprio libro “L’ARTE DI GUARDARE L’ARTE”. Da quel giorno Ariano, ogni notte, “VEDE” nella sua mente immagini ed opere già formate, talmente “volatili” da costringerlo a fissarle, con bozzetti e schizzi, sul suo taccuino al buio, accendendo la luce le immagini scompaiono.
Agosto 2018, in meno di 2 anni, ha annotato più di 1.300 opere da realizzare. 200 di queste sono immagini che la sua logica “diurna” non riesce a ricostruire, in sostanza non sa cosa sono.
Esiste a Cattolica una collezione unica al mondo. Da oggi comprende anche il misterioso FRAMMENTO n. 4, un testo originale scritto di pugno da Van Gogh, espressione più profonda della sua anima, già diventato, a livello mondiale, un giallo. I più esperti studiosi di Van Gogh ricercano da anni questo manoscritto e nel 2021 alcuni articoli internazionali ne anticipavano i dettagli. La RITROGRAFIA n. 37 intitolata Van Gogh A PEZZI, contiene questo FRAMMENTO n.4, così importante da aver attirato a Cattolica, in data 20.12.2022, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.
Ecco i primi dettagli del FRAMMENTO n.4 scovato da Ariano e rappresentato con la sua RITROGRAFIA n. 37:
• Il testo originale di Van Gogh è stato scritto nel 1876 a Londra, sul libro dei visitatori di Annie Slade-Jones.
• E’ stato dimenticato per quasi 100 anni.
• E’ stato fatto a pezzi, smembrato in sei parti, da uno sconosciuto nel 1980, come se fosse una reliquia.
• E’ stato ricercato e parzialmente trovato dal Getty Museum (n.3 pezzi sono nel Museo e n.2 sconosciuti).
• E’ scomparso per altri 30 anni.
• E’ appena stato riscoperto.
• E’ stato acquistato, nel 2022, dal tenace Ariano.
Il mistero s’infittisce poiché, mentre i ricercatori hanno determinato che la poesia scritta da Van Gogh nel fronte del foglio è “Afternoon in February” di Longfellow, nessuno però sa, ancora, cosa sia stato scritto da Vincent sul retro del FRAMMENTO n.4, tagliato e fatto A PEZZI.
Ariano ha letto l’intero scambio epistolare di Van Gogh, decidendo poi di svelare le sue scoperte attraverso la composizione di “RITROGRAFIE” (dall’unione di “RITR-atto” e “Bi-OGRAFIA”). Ariano dichiara: “Ho SENTITO profondamente Vincent e ho creato il nido che lui ha sempre cercato e mai trovato. Ho messo Van Gogh al centro di questa mia collezione, regalandogli la presenza di tutti quegli artisti che lui avrebbe sempre voluto vicino a sé. Seguendo le precise indicazioni tratte dalle lettere di Vincent stesso, ho deciso di acquistare per lui quadri, lettere, autografi, libri, attaccandoli alle pareti nello stesso modo maniacale con cui Vincent organizzava ed esponeva le sue collezioni.
Nella mia collezione si trovano, tutti in originale, tremila libri e ottocento artisti, tra i quali spiccano Longfellow, Delaroche, Gauguin, Gachet, Adam Victor, Abbey, Bernard, Monet, Manet, Renoir, Hirschig, Rodin, Breton, Duprè, Baudry, Bargue, Baudelaire, Beers, Berlioz, Bismarck e altri 500 artisti.
In questo percorso Ariano ha fatto scoperte davvero importanti, affermando che:
La prima di queste scoperte riguarda quella che Vittorio Sgarbi ha definito:
“LA LETTERA CHE HA ORIGINATO IL MITO DI VAN GOGH”, cioè quella di Camille Pissarro, amico di Van Gogh, del 18 ottobre 1890, pubblicata in molteplici lingue, fino ad oggi ritenuta scomparsa. E’ così importante perché, se il contenuto della lettera si fosse avverato, oggi il mondo non avrebbe Van Gogh.
Un altro gioiello è rappresentato dall’unica firma originale, in mani private, di colei che rese famoso Van Gogh, la prima vera influencer della storia, Johanna Van Gogh Bonger.
VIDEO GOLDIN ARIANO JO BONGER https://www.youtube.com/watch?v=DdwWaH4oka8&t=9s
In più attraverso la RITROGRAFIA n.8 è stato svelato un dettaglio, sfuggito ai critici da 133 anni, sul quadro “STILL LIFE WITH A PLATE OF ONIONS” attualmente esposto a Roma in Palazzo Bonaparte.
VIDEO ARIANO DISCOVERY TWO BOOKS https://www.youtube.com/watch?v=DujHwB1hrw8
La quarta scoperta, rappresentata dalla Ritrografia n.12, è una proposta per il Musée d’Orsay di Parigi e riguarda la comparazione dell’ “Arlesienne con guanti” di Van Gogh con il quadro che ha appena scovato ed intitolato “DONNA SPAGNOLA” di Emile Ferdinand Polack, amico di Van Gogh, che il 16 Giugno 1889 propose tale paragone: “Il disait que c’était beau comme un des grands Espagnols”.
Un’altra RITROGRAFIA riguarda l’album di famiglia di Harriet Elizabeth Beecher Stowe. Il libro più letto della storia, dopo la Bibbia, è “La capanna dello zio Tom”, scritto da Harriet Elizabeth Beecher Stowe, pubblicato nel 1852, tradotto in tutte le lingue e citato in undici lettere da Van Gogh, “Le plus grand succès du temps est celui d’un livre de femme, le roman de madame Stowe, traduit dans toutes les langues, et lu par toute la terre, devenu pour une race l’évangile de la liberté”.
Ariano ha trovato una rarissima copia, destinata ai soli editori nel 1851, l’anno precedente alla prima edizione del 1852, insieme all’ album originale di famiglia, arricchito da foto originali, poesie e pensieri firmati da tutta la famiglia Stowe. L’album è così importante poiché Vincent nella lettera n.764 del 1889 scrisse: “Ho riletto con estrema attenzione Zio Tom di Beecher Stowe proprio perché è un libro di donne, scritto, dice, mentre preparava la minestra per i suoi figli […]”.
Le circostanze in cui Beecher Stowe scrisse il suo libro sono descritte come segue: “Alcuni dei capitoli sono stati scritti nel mio studio al College […] alcuni di loro sul fornello in cucina, mentre dirigeva un cuoco molto povero nella preparazione della cena; ma la maggior parte di loro sedeva a tavola nell’aula scolastica, con i bambini intorno a lei, e leggeva loro mentre ogni capitolo era completato, tra le loro lacrime e singhiozzi, e sorrisi e grida”.
Al mondo non esiste nulla di simile, infatti se si vogliono vedere i quadri di Van Gogh bisogna andare ad Amsterdam o ad Otterlo, ma, se si vuole conoscere intimamente il percorso formativo di Vincent attraverso quadri, lettere e libri degli artisti che lui amava ed emulava, si devono assolutamente studiare le RITROGRAFIE di questa collezione.
Tutti pensano che Van Gogh sia stato un pittore. In realtà era un grande scrittore e lo fu per tutti i suoi 37 anni. Solo negli ultimi dieci si dedicò alla pittura e, anche in questo caso, si confermò un poeta, sostituendo parole e versi, con colori dosati ed incisi sulla tela attraverso una sensibilità mai vista prima nel mondo dell’arte.